Abbiamo scalato 7 “Côte”, abbiamo dovuto fare i conti con
• il freddo pungente della mattina,
• con la pioggia,
• con la neve,
• con le discese bagnate,
• con le mani ed i piedi ghiacciati.
Abbiamo vinto tutto questo, dopo una settimana sulle strade su cui è stata scritta la Storia del ciclismo.
(qui la traccia Strava della Liège-Bastogne-Liège Challenge, percorsa a ben 26 km/h di media per poco più di 6 ore in sella https://www.strava.com/
Oggi solo una piccola uscita di scarico per far girare le gambe e permetterci di recuperare dopo le fatiche di questi giorni. Abbiamo anche vissuto l’emozione di vedere i Pro sulle stesse strade che ieri sono state nostre.
Domani torniamo al nostro lavoro e alla nostra vita. Un grazie a Windtex, che con la stessa passione con cui noi pedaliamo lavora ogni giorno per darci il meglio della tecnologia applicata all’abbigliamento tecnico per lo sport.
Riportiamo le parole di Matteo Xamo che ci fanno capire le emozioni che si vivono solo in questi luoghi sacri del Ciclismo:
“La #LBL ovvero Liegi – Bastogne – Liegi, la chiamano la doyenne (la decana) perché è la più antica delle classiche monumento. È una corsa particolare, corsa in luoghi particolari dove il clima fa un po’ quello che gli pare. È una corsa strana perché la pianura la vedi i primi 500mt sotto lo striscione della partenza, in luoghi strani dove non ci sono montagne ma ogni cavolo di collina hanno deciso di farci una strada con la rigorosa regola che la pendenza debba essere sempre a doppia cifra! I panorami però sono mozzafiato, le curve che questi territori creano sembrano un quadro dove ogni struttura creata dall’uomo sembra quasi in armonia. La corsa poi entra in questi paesini, che a me evocano ricordi di minatori e immigrati italiani tanto che a volte sentivo quasi l’odore del carbone. Il clima poi, è pazzerello si sa, ma da queste parti sarebbe da ricovero. In 6gg siamo passati dai parabrezza gelati al completo esitvo con scottatura della pelle del sottoscritto, alla neve ed una giornata di acqua vento e pioggia di ieri che si è conclusa con il sole nel tardo pomeriggio.
Le côte, rievocano le imprese dei grandi ciclisti e fanno male nelle gambe, ma credo che più di ogni altra cosa ciò che ha reso grande questa corsa sia di fatto il suo contesto.
Ieri poi è stata una giornata triste per il ciclismo in generale, non si può far altro che fermarsi a pensare. La vita è così, un po’ da è un po’ toglie.”
[Matteo X.]